Sergio Perez vince a Jeddah il Gran Premio Arabia Saudita

Invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Sergio Perez si aggiudica a Jeddah, nel Gp di Arabia Saudita, la quinta vittoria in carriera prendendosi la rivincita sul compagno di squadra Max Verstappen che lo aveva preceduto in Bahrain e sancisce ancora una volta l’indiscusso primato delle Red Bull nel mondiale.

Bene Alonso che , per la seconda volta di fila, aveva concluso a podio ma ha poi dovuto cedere il terzo posto a George Russell per la penalizzazione di 10” a lui inflitta a fine gara.

Discreta anche la Mercedes di Lewis Hamilton quinto, male le Ferrari con Sainz e Leclerc subito alle spalle e mai in grado di ergersi davvero a protagonisti della gara. volta di fila, ha concluso a podio con la sua Aston Martin, discrete le Mercedes con Russell ed Hamilton quarto e quinto, male le Ferrari con Sainz e Leclerc subito alle spalle e mai in grado di ergersi davvero a protagonisti della gara.

Buona prova delle Alpine che vanno in zona punti con Ocon e Gasly, ottavo il primo e nono, per la seconda gara di fila, il secondo, primi punti mondiali per la Haas a firma Kevin Magnussen decimo. Alfa Romeo, Mc Laren e Williams decisamente in ombra.

1-15

Alonso scatta subito in testa ma i commissari notano un’irregolarità. Stroll supera Sainz, buona partenza per Leclerc che guadagna il nono posto. La Mc Laren di Piastri accusa subito dei problemi e deve raggiungere i box. I commissari infliggono ad Alonso una penalità di 5” per irregolarità nella partenza.

Lo spagnolo ha comunque confermato tutta la sua verve in pista a quarantuno anni suonati. Perez lo tallona. Verstappen è partito tredicesimo. Perez, intanto, supera al terzo giro Alonso e si porta al comando facendo valere per il momento la sua pole position.

Dopo tre giri Perez conduce davanti ad Alonso , che sconterà la penalità di cinque secondi nel pit stop, Russell, partito bene con la sua Mercedes, Stroll, Sainz, Ocon, Hamilton, Gasly, Leclerc, Zhou, Magnussen, Hulkenberg, Verstappen, Tsunoda, Bottas, Albon, Sargeant, De Vries, Norris e Piastri, quest’ultimo afflitto da problemi fin dall’inizio e incapace di capitalizzare la sua partenza dalla quarta fila. Bene anche l’Aston Martin di Stroll, le due Alpine di Ocon e Gasly nella zona punti chiusa dall’Alfa Romeo di Zhou.

Al sesto giro Verstappen risale di due posizioni passando le due Haas di Magnussen e Hulkenberg. Perez fa registrare il giro più veloce con il tempo di 1.34.621. Leclerc vuole riscattare la debacle del Bahrain e lo dimostra superando all’esterno la Alpine di Gasly e portandosi all’ottavo posto. Intanto Verstappen supera Zhou e risale di un’ulteriore posizione, tre sorpassi per lui nel giro di un paio di tornate, un ritmo da vero campione del mondo.

Perez, con il tempo di 1.34.877, rifinisce il record della pista in corsa tenendosi alle spalle l’indiavolato Alonso deciso a replicare l’ottima prova del Bahrain e a giocarsi le chance mondiali. Al nono passaggio Leclerc risale di un’ulteriore posizione superando un Hamilton in crisi. Settimo posto per il monegasco. Il britannico sette volte campione del mondo lamenta problemi al grip, altra gara in salita per lui. In testa Perez tiene a distanza Alonso di 1“2. Buono il duello tra il pilota della Red Bull e quello dell’Aston Martin. Verstappen dimostra di avere un ottimo passo lasciandosi alle spalle anche Gasly superato per la seconda volta nel giro di poche tornate.

Arriva frattanto il primo pit stop ed è quello della Haas di Kevin Magnussen che sta disputando un’anonima corsa di retrovia. Verstappen firma il terzo sorpasso di fila su Hamilton e ora ha nel mirino Leclerc in un entusiasmante duello tra due possibili protagonisti del mondiale.

La classifica recita al momento Perez, Alonso, Russell, Stroll, Sainz, Ocon, Leclerc, Verstappen, Hamilton, Gasly, Tsunoda, Albon, De Vries, Sargeant, Magnussen, Zhou, Hulkenberg, Piastri, Bottas, Norris. Male le due Williams di Albon e Sargeant, non pungono le due Alpha Tauri di Tsunoda e De Vries, malissimo le Alfa Romeo di Bottas e le Mc Laren di Piastri e Norris. Leclerc supera Ocon e piomba al sesto posto continuando la sua spettacolare rimonta, il pilota della Alpine è poi scavalcato anche da Verstappen.

La classifica è ridefinita con Perez, Alonso, Russell, Sainz, Leclerc, Verstappen, Ocon, Hamilton, Gasly e uno Tsunoda che entra in zona punti con la sua Alpha Tauri. Pit stop per Gasly che rientra quattordicesimo.

16-30

Alonso accusa una crisi con le gomme e perde terreno da Perez. Lo spagnolo continua a dominare la scena con 4” di vantaggio sul diretto concorrente per la testa della corsa. Sainz, intanto, va ai box per montare gomme dure.

Al diciassettesimo passaggio Verstappen soffia il quinto posto a Leclerc che va ai box poco dopo il suo compagno di squadra lasciando a Hamilton il quinto posto. Il britannico sembra avere un po’ recuperato dalle precedenti difficoltà.

Stroll deve bloccare la sua Aston Martin e al diciottesimo giro scatta la bandiera gialla, tutti a passo lento quindi alle spalle della safety car. Al diciottesimo giro c’è il primo ritiro della gara, quello dell’Aston Martin di Stroll. Perez, Verstappen, Hamilton e Alonso, quest’ultimo con cinque secondi di penalità da scontare per irregolarità nella partenza, spendono il pitstop. L’asturiano gestisce bene questa penalità e rientra in pista secondo sempre alle spalle di Perez.

Al ventesimo giro la classifica recita. Perez, Alonso , Russell, Verstappen, Sainz, Hamilton, Leclerc, Tsunoda, buon ottavo con la sua Alpha Tauri dopo una partenza non esaltante, Ocon e Gasly con le due Alpine. Dopo di loro Magnussen, Albon, in cerca di rimonta con la sua Williams, Hulkenberg, De Vries, Sargeant, Piastri, Zhou, Norris, Bottas. Ritirato Stroll. Finito il passaggio numero 20 la safety car rientra e la gara riprende normalmente.

Gomme hard per i primi quattordici. Intanto Verstappen insedia Russell per la zona podio, l’olandese ha praticamente annullato il gap di svantaggio che aveva per avere dovuto effettuare la partenza dall’ottava fila. Russell è impegnato su due fronti, resistere all’assalto di Verstappen e cercare di strappare il secondo posto a un Alonso che non riesce a tenere il passo di Perez.

Hamilton supera Sainz e passa al quinto posto. Le Ferrari appaiono lontane dal podio con Sainz sesto e Leclerc settimo. Verstappen entra in zona podio superando Russell e la classifica, al 24° passaggio, recita così Perez, Alonso, Verstappen, Russell, Hamilton (duello interessante tra le due Mercedes quarta e quinta), Sainz, Leclerc, Tsunoda, Ocon, Gasly. Fin qui la zona punti, poi transitano le due Haas di Magnussen e Hulkenberg sempre in posizione anonima, Albon e Sargeant con due Williams non in condizione, Zhou, De Vries, Piastri, Norris e Bottas.

Ottima la corsa del campione del mondo della Red Bull che non sembra neppure partito dalle retrovie e tiene un imperioso passo gara. Perez realizza un nuovo giro veloce con il tempo di 1.33.840. Verstappen si disfa al 26° giro di Alonso e va in scia al compagno di squadra, le Red Bull ripristinano il dominio. Non gira bene per la Ferrari con una bandiera bianca e nera sventolata all’indirizzo di Sainz per cambi di direzione. Il vantaggio di Perez su Verstappen è di circa 5” e tutto può quindi ancora accadere in vetta al Gp saudita.

Verstappen fa segnare il giro più veloce, il 26° con il tempo di 1.32.933 e dimostra di tenere il passo del compagno di squadra a cui vuole soffiare il primo posto per ottenere la seconda vittoria in altrettante gare del mondiale 2023. Albon si ferma ai box con la sua Williams in un Gran Premio che per lui somiglia sempre più a un calvario.

Il pilota della Williams non sembra riuscire a ripetere l’exploit del decimo posto del Gran Premio precedente e, constatata l’impossibilità di continuare , alza bandiera bianca. Secondo ritiro della gara dopo quello di Stroll.

Al trentesimo passaggio il duo Perez- Verstappen domina la scena, alle loro spalle un pur ottimo Alonso , Russell, Hamilton, Sainz e Leclerc con le due Ferrari molto attardate, Ocon e Gasly con le loro Alpine, Tsunoda a punti con l’Alpha Tauri e via via Magnussen, Hulkenberg, Sargeant con la sola Williams rimasta in corsa, Zhou, De Vries, Norris, Piastri e Bottas. Forte crisi, quindi, per Alfa Romeo e Mc Laren. Tra Perez e Verstappen ci sono 5” di gap.

31-45

Gerarchie del mondiale per ora confermate con Perez e Verstappen senza rivali, la sfida tra Mercedes e Ferrari vede al momento davanti la prima. Bene le due Alpine di Gasly e Ocon, bene anche Tsunoda. Alonso cerca di tenere il passo delle due Red Bull ma sembra davvero impresa ardua. Se mantenesse la terza piazza si tratterebbe comunque per lui del secondo podio consecutivo nelle prime due gare del mondiale.

Perez è deciso a portarsi a casa la prima vittoria del mondiale e tiene il compagno di squadra a 5.048. L’olandese riesce a far scendere il suo distacco dal rivale a meno di cinque secondi e dimostra di volersela giocare. Sainz cerca di tenersi sulla scia di Hamilton ma il britannico sembra avere un passo differente. Dopo 35 giri e quindi a quindici dal termine Perez precede Verstappen, poi Alonso, Russell,Hamilton, Sainz, Leclerc, Ocon, Gasly, Tsunoda.

A seguire transitano Magnussen, Hulkenberg, Sargeant, Zhou, De Vries, Norris, Piastri e Bottas. Nelle retrovie, frattanto, Magnussen è incollato al pilota dell’Alpha Tauri per un posto in zona punti. Per la Haas sarebbero i primi punti del mondiale. Perez precede Verstappen di 4.937, Alonso di 13.855, Russell di 16.061, Hamilton di 18.288, Sainz di 21.679, Leclerc di 23.869, Ocon di 27.955, Gasly di 30.079 e Tsunoda di 33.060. A parte Verstappen, i distacchi da Perez sono piuttosto abissali e vanno a confermare la condizione di beatitudine in cui la Red Bull si trova rispetto alla concorrenza.

Verstappen prima ottiene un giro veloce che gli consentirebbe di incamerare il punto addizionale ma nel frattempo dialoga con i box sentendo uno strano rumore nel retro della sua vettura. Alonso cerca di tenersi stretta la terza posizione lasciandosi a distanza Russell di circa 3 secondi e mezzo. Perez accusa problemi al pedale del freno ma sembra tranquillo. Al 42° passaggio le due Red Bull continuano a dominare davanti ad Alonso (19.424), Russell (24.328), Hamilton (27.279), Sainz (31.563), Leclerc (33.904), con le due Ferrari mai davvero protagoniste, Ocon (42.621), Gasly (44.951) e Tsunoda (51.438).

Seguono Magnussen, Hulkenberg, Zhou, Sargeant, De Vries, Norris, Piastri, Bottas. Perez e Verstappen, in testa, denunciano qualche problema ma continuano a transitare tranquillamente in coppia con ampio vantaggio sulla concorrenza. La Ferrari continua a girare più lentamente anche della Aston Martin e non riesce a imprimere una svolta significativa alla sua gara. Al 45o passaggio Perez sembra avere scavato un fossato tra lui e Verstappen rifilandogli 5”.

46-50

Alla conclusione del 46° passaggio Perez precede sempre Verstappen, Alonso, Russell, Hamilton, Sainz, Leclerc, Ocon, Gasly, Tsunoda, Magnussen, Hulkenberg, Zhou, De Vries, Sargeant, Norris, Piastri e Bottas. Magnussen, intanto, rischia di fare andare la Haas a punti scavalcando Tsunoda e portandosi al decimo posto.

Duello interessante tra Haas e Alpha Tauri. Perez sembra avere ormai messo le mani sul Gran Premio con i suoi sei secondi e mezzo di vantaggio sul compagno di squadra. Le Ferrari accusano un ritardo sulle Mercedes testimoniato dai 6”5 di Sainz, sesto, da Hamilton. Via radio la Mercedes fa sapere ai propri piloti che Alonso potrebbe incorrere in un’altra penalizzazione e li invita a contenere i distacchi.

Perez si prepara a fare passerella per l’ultimo giro e a vincere il suo primo Gran Premio stagionale dopo il secondo posto nel Bahrain alle spalle di Verstappen. Il messicano transita per primo sotto la bandiera a scacchi davanti a Verstappen, Russell, terzo dopo la penalizzazione di 10” inflitta ad Alonso. Seguono Hamilton con l’altra Mercedes, Sainz e Leclerc con due Ferrari mai sugli scudi, Ocon, Gasly e Magnussen, quest’ultimo capace di regalare alla Haas i primi punti del mondiale. Hanno concluso la classifica Tsunoda, amareggiato per essersi visto scivolare tra le dita i primi punti mondiali per l’Alpha Tauri, Hulkenberg, Zhou, De Vries, Piastri, Sargeant, Norris e Bottas. Albon e Stroll sono stati costretti al ritiro.

ORDINE D’ARRIVO

Sergio Perez (Red Bull)

Max Verstappen (Red Bull) 6”3

George Russell (Mercedes)

Fernando Alonso (Aston Martin) dopo penalizzazione di 10”

Lewis Hamilton (Mercedes) 31”9

Carlos Sainz jr (Ferrari) 36”6

Charles Leclerc (Ferrari) 39”9

Esteban Ocon (Alpine) 51”2

Pierre Gasly (Alpine) 54”7

Kevin Magnussen (Haas) 64”826

Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) 67”494

Nico Hulkenberg (Haas) 70”588

Guanyu Zhou (Alfa Romeo) 76”060

Nyck De Vries (Alpha Tauri) 77”478

Oscar Piastri (Mc Laren) 85”021

Logan Sargeant (Williams) 86”293

Lando Norris (Mc Laren) 86”445

Valtteri Bottas (Alfa Romeo)

Ritirati

Alexander Albon (Williams) e Lance Stroll (Aston Martin)

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